Le parti di me
Un’esperienza comune che facciamo come esseri umani è la sensazione di non essere un tutt’uno omogeneo e statico, quanto piuttosto un insieme eterogeneo di parti diverse tra loro.
Un vero casino!
Potremmo chiamarle “parti di noi” oppure “sfaccettature della nostra personalità”. Si tratta di aspetti del nostro modo di essere che ci permettono di essere adattabili, flessibili, capaci di rispondere in vari modi ai nostri bisogni in un ambiente mutevole.
Talvolta queste parti di noi ci appaiono in armonia tra di loro. Talvolta ci possono sembrare in conflitto o addirittura in contraddizione. Potremmo sperimentare una sensazione spiacevole di frammentazione o di confusione. Quante volte ci siamo detti: “Sono un vero casino!” Potremmo anche essere spaventati da lati di noi che emergono apparentemente senza motivo e nei quali in un secondo momento non ci riconosciamo.
La ricchezza di sfumature della nostra personalità di solito non è casuale. È anzi la struttura che ci siamo dati nello sforzo di adattamento all’ambiente in cui siamo cresciuti. Se di primo acchito ci appare incomprensibile, ognuna delle parti di noi c’è perché ci è servita, ci ha difeso, ci ha supportato, ci ha permesso di sopravvivere. Ha risposto a dei bisogni fondamentali, anche se potrebbe poi avere dei risvolti disfunzionali.
La personalità: un quadro dotato di senso
La clinica di stampo cognitivo-comportamentale dispone degli strumenti per rilevare le parti di noi, comprenderne il senso e il funzionamento, farne una sorta di mappa, un quadro dotato di senso, che ci permette di meglio conoscere quello che ci accade dentro nelle varie situazioni.
Superando il senso di vergogna e di colpa verso gli aspetti di noi meno sani, la terapia cognitivo-comportamentale consente di entrare nel meccanismo della nostra personalità senza giudizio e di potenziare la parte di noi più sana e funzionale.