Skip to main content

Mese: Ottobre 2018

I disturbi ossessivi

I disturbi ossessivi

Pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi affliggono circa il 2% della popolazione.

Il termine “ossessione” descrive la condizione di chi si sente ostacolato dal bisogno, vissuto come insopprimibile, di compiere determinate azioni o di astenersi da altre, oppure è costretto a trattenersi attraverso pensieri particolari che non è in grado di evitare. Anche se la persona è consapevole dell’insensatezza dei suoi atti e delle sue idee ossessive, non può fare a meno di riprodurli, in una sorta di rituale messo in atto per placare l’ansia. Il rituale diviene disturbo quando, resa evidente la sua inefficacia per contenere l’ansia, se non temporaneamente, diventa a sua volta, per il suo carattere coercitivo, motivo d’ansia.

Le ossessioni includono idee, pensieri, immagini, ricordi, ragionamenti spesso attraversati dal dubbio che si propongono alla coscienza in modo automatico e contro la volontà della persona, che non riesce a liberarsene. Sono intrusivi perché compaiono contro la volontà della persona e invasivi perché velocemente occupano tutti gli spazi della coscienza.

Sono spesso accompagnate dalle compulsioni, cioè azioni che la persona mette in atto per difendersi o neutralizzare le ossessioni. Il sollievo da esse fornito è provvisorio: le compulsioni in realtà finiscono per complicare la vita della persona, condizionata in modo sempre più pesante da una serie di cerimoniali che limitano la sua libertà e autonomia.

La terapia cognitivo-comportamentale dispone di tecniche che hanno dimostrato efficacia nel trattamento di questo tipo di disturbo, permettendo alla persona di sviluppare modalità alternative, efficaci e più funzionali di gestire l’ansia, in modo tale che l’abbandono dei rituali non sia vissuto come eccessivamente spaventoso. La diminuzione dei pensieri ossessivi aiuta a modificare i comportamenti disfunzionali e viceversa. Il disturbo risponde bene al trattamento farmacologico. È tuttavia dimostrato che il trattamento accompagnato dalla terapia cognitivo-comportamentale è molto più efficace nella riduzione della sintomatologia.

Se ci si ritrova nelle problematiche illustrate in questo articolo, è possibile richiedere un consulto alla dott.ssa Elena Grilli, psicologa psicoterapeuta ad Ancona e Chiaravalle.

Altri disturbi d’ansia

Continua a leggere

Servizi per le donne

Servizi per le donne

IL CERCHIO DI BANPO consiste in una serie di servizi dello studio di psicoterapia, specificamente dedicati alle donne, al rafforzamento dell’autostima femminile, al superamento delle conseguenze psicologiche della violenza di genere, al consolidamento della solidarietà tra donne.

“Banpo” era una comunità matriarcale stabilitasi nella valle del fiume Giallo in Cina e risalente a circa 6000 anni fa. Il servizio prende il nome da una delle molte comunità del passato in cui le donne erano protagoniste, proprio per sottolineare l’importanza di un contesto comunitario al femminile per darsi forza e riconoscimento a vicenda.

Approfondimenti

Continua a leggere

Supporto agli studenti

Supporto agli studenti

Nel corso degli studi può accadere di incontrare momenti di difficoltà sul piano emotivo che ostacolano il raggiungimento dei propri obiettivi di rendimento scolastico.

Si possono attraversare fasi più o meno lunghe di stallo, con le frustrazioni e i sensi di colpa che ne conseguono. Ci si può sentire inefficaci, non all’altezza, di peso alla famiglia, responsabili della delusione dei propri genitori. Nei casi peggiori, si può arrivare a rinunciare, lasciando l’Università e portandosi dietro per molto tempo il senso di fallimento e di non completezza della propria vita.

Spesso a bloccare è un circolo vizioso tra pensieri che causano ansia (aspettative, standard molto esigenti, previsioni catastrofiche, ecc.) e comportamenti (modalità disfunzionali di gestire l’ansia o strategie inefficaci di studio, come la tendenza a rimandare o evitare le attività temute).

Questo studio di psicoterapia dedica agli studenti prigionieri della loro ansia un supporto specifico, volto a superare lo stallo e affrontare lo studio in modo efficace, proficuo, ma soprattutto sano.

Il percorso è strutturato nelle seguenti fasi interconnesse tra loro:

  • Valutazione iniziale;
  • Intervento specifico per discriminare e ridurre le tensioni a livello somatico;
  • Messa in discussione di tutti gli schemi disfunzionali e costruzione di modalità alternative e più sane di approcciare lo studio;
  • Strategie funzionali per gestire il rimuginio depressivo, fonte di demotivazione, rabbia verso se stessi, sfiducia;
  • Pianificazione delle attività di studio con un programma sostenibile dal punto di vista psicologico e pratico;
  • Igiene del sonno, dell’alimentazione e rafforzamento di abilità di self-management;
  • Monitoraggio e rilevazione in itinere di stati di ansia con pianificazione di come gestirli;
  • Rafforzamento delle competenze comunicative utili a fronteggiare pressioni esterne, pretese, critiche, giudizi.

Naturalmente questo tipo di intervento ha una maggiore probabilità di successo se applicato ben prima di arrivare al punto di massima esasperazione e scoraggiamento.

Nessuno è incapace. Tutti possono essere messi nella condizione di dare il proprio meglio nello studio, vincendo l’ansia.

Continua a leggere